MUSEO – Strumenti di lavoro

MUSEO – Strumenti di lavoro
18 Febbraio 2020 neoimage

Scarpe di sicurezza

Erano realizzate dagli operai stessi

Gli addetti alla produzione del gas furono tra i primi operai a disporre di calzature di sicurezza. La tomaia è in coria, una sorta di cuoio di bassa qualità, mentre la suola, in cui è ricavato anche il tacco, è di legno.
Una bandella di latta inchiodata unisce le due parti.
L’uso di queste scomode calzature permetteva agli addetti alla produzione del gas di svolgere le operazioni di carico e scarico dei forni senza doversi preoccupare di evitare di calpestare i frammenti di coke ardente che inevitabilmente si trovavano sul pavimento dell’officina.

“Tanagoscio”

In italiano, chiave fermatubo

Si tratta di una chiave destinata a bloccare il tubo di ferro per consentire l’avvitamento di manicotti o raccordi filettati.
Il principio è quello del cuneo: bisognava dapprima regolare l’ampiezza delle ganasce mediante la rotazione del manico su se stesso, indi si posizionava sul tubo in modo che fosse serrato tra la cuspide zigrinata del manico e il riscontro angolato. L’utensile, di incredibile semplicità costruttiva, è costituito da tre soli pezzi e praticamente non conosce usura.

“Battoi”

Il principale strumento per realizzare la giunta a stoppa e piombo

Per giuntarle le tubazioni in ghisa si inseriva il terminale del tubo nel colletto a bicchiere del tubo successivo. Poiché il diametro interno del colletto è maggiore del diametro esterno del terminale, era necessario disporre dei cunei di ferro da interporre ai due tubi per centrarli (a destra nella foto).
Quindi, inserita della stoppa nell’interstizio rimasto, la si costipava tramite i battitori (a sinistra nella foto). Rimossi i cunei di centraggio, si completava l’inserimento della stoppa su tutta la circonferenza.
A questo punto si disponeva una sorta di cassaforma di argilla ove veniva colato il piombo fuso che, una volta raffreddato, veniva a sua volta ribattuto. Ne risultava una giunzione tenacissima, la cui esecuzione richiedeva tuttavia anni di apprendistato.

Lampada da saldatore

Era alimentata a benzina

La lanterna era adoperata per effettuare saldature in piombo, materiale con cui un tempo erano realizzate le tubazioni di piccolo diametro.
Anche se i gasisti padroneggiavano con apparente disinvoltura questo rudimentale apparecchio, l’uso non era del tutto privo di rischi, specialmente quando la saldatura era eseguita all’interno delle abitazioni degli utenti.

Borsetta del letturista

donata al Museo dall’Aldilà

La peculiarità di questo reperto non è l’oggetto, ma come esso è giunto al Museo.
La storia è stata raccontata su Radio24 da Matteo Caccia nell’ambito del programma “Storie di rinascita”, nella puntata andata in onda il 30/3/2023.