Da Molare al Vajont
Storie di dighe
Giorgio Temporelli
Data Pubblicazione: febbraio 2012
ISBN: 88-8163-653-0
Pagine: 218
Prezzo €: 21 €
Quando si parla di incidenti associati alle dighe, la memoria collettiva torna al Vajont, a quei tragici accadimenti che il 9 ottobre 1963 provocarono, in pochi minuti, la morte di circa 2000 persone, nonché ingenti danni materiali.
Catastrofi similari, forse meno note, sono accadute in altri luoghi e in altri tempi, provocando l’allagamento dei territori a valle degli sbarramenti e perdite di vite umane. Limitandoci all’Italia e al territorio prossimo ai suoi confini, possiamo citare i disastri del Gleno (Bergamo, 1923), di Molare (Alessandria, 1935), di Fréjus (Costa Azzurra, 1959) e della Val di Stava (Trento, 1985).
Il presente libro intende, per la prima volta, riunire tutti questi eventi.
Il lavoro, frutto di indagini bibliografiche e di inchieste sul campo presso le località oggetto della trattazione, contiene, oltre alla cronistoria delle diverse tragedie, note sull’impatto ambientale, sulla progettazione, la messa in opera e la corretta gestione delle diverse tipologie di diga.
In appendice è presente uno spazio dedicato agli incontri con alcuni superstiti e sopravvissuti del Vajont.
L’intento dell’opera è fornire un’analisi oggettiva delle cause che hanno determinato i vari incidenti
Da un esame approfondito degli argomenti trattati nel volume si evince che la natura non è stata la principale attrice. Gli eventi alluvionali che hanno accompagnato la maggior parte di questi episodi non bastano, da soli, a giustificare quanto accaduto. Spesso l’acqua è solo apparentemente colpevole: le vere cause sono da ricercarsi nella superficialità, negli interessi, nell’incapacità o cattiva volontà da parte dell’uomo di interpretare i segnali della natura.
Ci auguriamo che la storia dei passati errori possa essere utilizzata come uno strumento di conoscenza per evitare di commetterne in futuro.