Il biossido di cloro nella disinfezione delle acque destinate al consumo umano

Il biossido di cloro nella disinfezione delle acque destinate al consumo umano
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Il biossido di cloro nella disinfezione delle acque destinate al consumo umano

Genova – Centro Convegni IRIDE, 26 ottobre 2007

A partire dalla metà del XX secolo il biossido di cloro si è via via affermato in Europa nel campo della potabilizzazione delle acque come disinfettante alternativo al cloro ed all’ipoclorito, grazie alla sua maggiore efficacia nei confronti di alcuni inquinanti di tipo microbiologico e al suo forte potere ossidante.
Negli anni ’70, in seguito alla scoperta della formazione dei trialometani, sottoprodotti di disinfezione di accertata tossicità caratteristici del cloro e dell’ipoclorito, l’uso del biossido di cloro ha subìto un’ulteriore diffusione, essendo stato verificato che tali sottoprodotti non si formano in caso si faccia invece uso di questo disinfettante.
Nel 2001 però, con l’introduzione in Italia di un limite di legge per il clorito, che è invece sottoprodotto tipico del biossido di cloro, l’uso di questo disinfettante ha invece segnato una battuta d’arresto.
Nel corso della giornata di studio verranno presi in esame, da parte di esperti di fama internazionale, i pro ed i contro dell’uso del biossido di cloro, con riferimento sia alla sua efficacia nei confronti degli inquinanti chimici e microbiologici tipici delle acque potabili, sia alle implicazioni sanitarie dei sottoprodotti cui esso dà origine.
Per concludere verranno illustrati alcuni casi di sperimentazione per l’utilizzo del biossido di cloro in alcuni tra i più importanti acquedotti italiani.

Allegati

Atti del convegno