Quanto costa non crescere: alle aziende, ai comuni, ai clienti

Quanto costa non crescere: alle aziende, ai comuni, ai clienti
14 Marzo 2008 neoimage

Quanto costa non crescere: alle aziende, ai comuni, ai clienti. Riflessioni e proposte

Novi Ligure – Museo dei Campionissimi, 14 marzo 2008

Nel settore dei servizi di pubblica utilità assistiamo ad un incremento dei processi aggregativi: la dimensione è infatti il fattore principale che incentiva la crescita di impresa e consente di ottenere economie di scala. Le finalità sono varie:

  • riutilizzo a bassi costi incrementali delle risorse (infrastrutture, competenze tecniche, commerciali o di servizio)
  • miglioramento dell’efficienza operativa
  • incremento della capacità di ottemperare agli obblighi di sicurezza e di garantire i requisiti di qualità del servizio richiesti dalla normativa
  • possibilità di utilizzare le disponibilità acquisite per ridurre le tariffe all’utenza.

Le imprese più piccole sono tuttavia relativamente assenti dalle iniziative di aggregazione di tipo orizzontale: tale inerzia è un motivo fondato di preoccupazione poiché essa preclude la possibilità di conseguire benefici di scala e di affrontare le sfide strategiche di un settore in fase di trasformazione, imponendo ai clienti l’onere di scelte aziendali poco redditizie.
Le aziende di gestione devono identificare i percorsi di crescita capaci di creare valore operando in sintonia con gli enti locali, coinvolti a vario titolo in qualità di azionisti, soggetti dell’assegnazione del servizio, responsabili degli indirizzi di sviluppo.

Questa iniziativa si propone di approfondire le diverse scelte di aggregazione e i diversi modelli organizzativi nel settore dei servizi pubblici e di proporre un confronto tra i diversi player sulle opportunità di aggregazione e sui possibili futuri scenari.

Allegati