Regolazione a menu e metodologia TOTEX
La regolazione nel settore energetico e idrico in Italia comporta incentivi all’efficienza sostanzialmente limitati alla componente opex dei costi. Tuttavia, questo può implicare incentivi sub-ottimali per le imprese, come, ad esempio, una eccessiva sovra-capitalizzazione (in altri termini, una scelta di tecniche produttive a maggior contenuto di capex). AEEGSI, consapevole di questi rischi, sta considerando l’introduzione di una regolazione di tipo totex (capex+opex) con un riconoscimento in tariffa delle spese totali, ritenute efficienti, articolata in una divisione a standard fra spesa trattata come OPEX (‘fast money’) e spesa trattata come CAPEX (‘slow money’). E’ necessario valutare le sfide che tale cambio potrebbe comportare, considerando che il focus si sposterebbe su (i) livello ritenuto efficiente di TOTEX e capacità dell’impresa di pianificare livelli di investimenti efficienti e (ii) riduzione – durante la fase di implementazione del piano – delle spese al di sotto di quanto pianificato, pur raggiungendo gli output prefissati. Lo studio comprende anche un’analisi dell’esperienza britannica. Nel Regno Unito sono state recentemente introdotte forme di regolazione a menu, caratterizzate dalla possibilità di scelta da parte dell’impresa tra pacchetti di proposte (ad esempio, tra caps più “sfidanti” combinati alla possibilità di mantenere eventuali extra-profitti versus caps meno sfidanti, combinati ad elementi di profit sharing più “spinti”). La ricerca studia tale esperienza inglese alla luce della teoria economica della regolazione, identificando le difficoltà di implementazione nonché i possibili effetti.